[VIDEO] Galdi alla settimana della sostenibilità

Una bellissima iniziativa che ha coinvolto le oltre 3.500 imprese associate e molte scuole e Amministrazioni pubbliche del territorio.

Obiettivo: incentivare la collaborazione, lo scambio di sapere e di idee, in ottica sostenibile.

Oggi abbiamo il piacere di condividere due interventi che hanno avuto come protagonisti due figure chiave della sostenibilità Galdi: Giacomo Dori, System Engineer, e Michele Vazzoler, R&D Manager.

Nel suo intervento, Giacomo Dori ha regalato alla platea un excursus sull’impegno a 360° di Galdi in materia di sostenibilità.

Ha raccontato delle ricerche effettuate con l’Università di Padova per valutare l’impatto delle riempitrici Galdi e dell’Eco Design, la filosofia di progettazione che dà priorità alle soluzioni sostenibili.

Ha fatto toccare con mano l’impegno sostenibile dei collaboratori Galdi con un accenno al Galdi Village, a place to fill, il nuovo polo dedicato al benessere della squadra e allo sviluppo del territorio, certificato LEED® Gold.

Infine, parlando direttamente del suo lavoro, ha svelato quello che per Galdi è la chiave per il futuro: la digitalizzazione al servizio dello sviluppo economico sostenibile.

L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie sono infatti tra i migliori alleati della battaglia contro l’impatto ambientale!

L’intervento di Michele Vazzoler ha avuto come primo scopo premiare gli studenti che hanno partecipato alla “sfida Galdi” all’interno del progetto Sostenibilità d’Impresa, sempre organizzato da Assindustria Treviso.

Per il secondo anno, alla nostra azienda è stata abbinata una classe di una scuola del territorio alla quale è stato richiesto di trovare una soluzione innovativa e sostenibile a un quesito tecnico.

Il progetto è interessante perché risponde a 3 obiettivi:

• far lavorare gli studenti in gruppo
• renderli consapevoli dell’importanza della sostenibilità
• mostrare ai ragazzi uno spaccato delle sfide quotidiane di un’azienda

La sfida di quest’anno - proposta alla classe 4a dell’Istituto IPSIA Enrico Bernardi di Padova - era realizzare un componente per l’espulsione del tappo con stampa 3D o tecnologie meccaniche classiche, abbinandolo all’analisi dell’impatto ambientale (Carbon Footprint).

Sfida bonus: trovare anche un sistema per non far perdere l’orientamento al tappo dopo l’espulsione.

Che dire, i ragazzi hanno superato sé stessi.

Il gruppo vincitore della classe - premiato anche per il miglior disegno costruttivo - ha poi presentato il progetto raccontando la scelta di usare l’alluminio riciclato per la maggiore resistenza meccanica e il minor impatto.

Una soluzione creativa ed efficace! Al prossimo anno per la prossima sfida!