Un Collaudo Lean per le nostre Macchine Confezionatrici
Il nostro processo di collaudo garantisce standard elevati di sicurezza per fornire maggiori garanzie ai futuri utilizzatori della macchina
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Alcune settimane fa, parlando di Lean, abbiamo accennato alle soluzioni applicate per ottimizzare il collaudo macchine in termini di sprechi e consumi, con il recupero del 100% dell'acqua utilizzata e il riutilizzo dei cartoncini triturati.
Oggi parliamo ancora di collaudo, concentrandoci sul continuous improvement che da diversi anni coinvolge i processi di controllo adottati, per garantire standard sempre più elevati e dare maggiori garanzie ai futuri utilizzatori della macchina.
I nostri clienti infatti partecipano in sede ai test finali di performance - 30 minuti di prova continua con zero errori per ogni formato - in simultanea con il training, acquisendo un know-how che si arricchirà poi del manuale operatore e ricambi oltre a quello per i settaggi, lo stesso utilizzato da manutentori e tecnici.
L'obiettivo a lungo termine è permettere di mantenere e riportare in autonomia la macchina alle condizioni ottimali. Quello a breve è di fornire una macchina confezionatrice collaudata al 100%, già presettata e “pronta per l’uso”, consentendo la sostituzione con i vecchi macchinari e/o l’avvio della produzione in tempi minimi.
Un altro obiettivo è stato già raggiunto per i nostri fornitori, ed è legato all'integrazione tra la macchina e i gruppi funzionali optional, come la schiumatrice o il Self-Cip, testati in fase finale ma già ottimizzati in fase di pre-collaudo, grazie a un lavoro di cooperazione e scambio di conoscenze diretto.
Negli anni sono migliorate anche le verifiche sul packaging e sui tappi: per massimizzare le performance di efficienza del collaudo ed evitare intoppi durante i test in macchina, appena ricevuto il materiale dai fornitori vengono subito effettuati controlli della qualità generale e delle saldature.
Durante il collaudo, viene invece verificata la formatura, con il check sull'allineamento del tetto e la snervatura corretta del cartone, ed eseguite analisi delle saldature su confezioni e tappi, con il controllo delle zone lucide e il DYE test per verificare possibili zone di contaminazione e perdite grazie al liquido penetrante colorato. L'ultimo test sul packaging è poi quello della pesatura, che permette di monitorare ed ottimizzare i settaggi per la corretta dosatura.
La fase conclusiva di tutto il processo, dopo ovviamente tutte le verifiche meccaniche di settaggio, è quella del test con il perossido e infine la macchina viene completamente pulita da ogni residuo ed è finalmente pronta!
L’affinamento dei processi avvenuto durante gli anni ovviamente non è solo merito nostro. Ci siamo infatti avvalsi del supporto del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell'Università di Udine per ottimizzare ogni aspetto della sicurezza alimentare, e di quello del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università di Padova per il miglioramento delle procedure e lo studio di soluzioni ingegneristiche innovative e performanti.