La Sostenibilità del Cartone per Alimenti
Dalle foreste gestite responsabilmente a una nuova vita sotto forma di carta e oggetti 3D: il percorso circolare e sostenibile del cartone per uso alimentare
Oggi il cartone per alimenti viene utilizzato per un numero sempre maggiore di prodotti: dal latte alle bevande vegetali, passando per succhi di frutta, uovo liquido, vino, acqua e cibi secchi come farine e biscotti.
Parliamo di una tipologia di packaging 100% riciclabile ma, considerato anche il ciclo di vita secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), capace di avere un impatto minore rispetto ad altri packaging.
IL CICLO DI VITA DEL CARTONE PER ALIMENTI
Si può dire che il ciclo di vita degli imballaggi in cartone di tipo brick o Gable Top sia virtuoso in ogni sua fase:
ORIGINE DA FONTI RINNOVABILI
Il 75% del contenitore è infatti composto da carta certificata FSC® (Forest stewardship Council®) e PEFC™ (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes).
PRODUZIONE E TRASPORTO
Il cartone alimentare è un packaging con un impatto basso in termini di emissioni di CO2 nell’ambiente, grazie all’efficienza del trasporto e alla limitata presenza di materiale plastico. Fonte: ACE (The Alliance for Beverage Cartons and the Environment).
RECUPERO E RICICLO
Attualmente in Europa la media delle confezioni riciclate è del 51%, mentre sono oltre 5.000 i comuni italiani che su tutto il territorio italiano hanno adottato sistemi per la raccolta differenziata del cartone per bevande. L’obiettivo secondo la Roadmap 2030 di ACE è raggiungere entro il 2030 il 90% di tasso di raccolta e almeno il 70% di tasso di riciclo dei cartoni. In Europa sono circa 20 le cartiere che riciclano i cartoni per bevande raccolti.
UN CONTENITORE ALIMENTARE 100% RICICLABILE
Le confezioni in cartone per prodotti alimentari sono in materiale poliaccoppiato, ossia composte da diversi strati di materiali.
Oltre alla carta, parliamo di:
- Polimeri o bio-polimeri (21%): si tratta di materiali 100% riciclabili e/o rinnovabili. I grandi produttori si sono impegnati entro il 2030 a produrre cartoni con materiale riciclato e rinnovabile al 100% e a ridurre il consumo di plastica
- Alluminio (4% dove presente): si tratta di uno strato 8 volte più sottile di un capello umano; l'alluminio utilizzato proviene per lo più da fornitori certificati con criteri ambientali e sociali in tutte le fasi del processo di produzione.
Il processo di accoppiamento senza l’utilizzo di colla rende la separazione dei materiali in cartiera più agevole e meno impattante.
Le preziose fibre di cellulosa recuperate sono poi riutilizzate per produrre prodotti cartacei destinati alla casa o all'igiene personale.
La lavorazione degli scarti di polietilene e alluminio permette invece di creare nuovi materiali come l'Ecoallene®, l' Alpe® o il GranPlast®, granuli plastici utilizzati per produrre gadget, oggettistica per la casa e per l’industria o arredo urbano.
ECONOMIA CIRCOLARE: L’ESEMPIO DI LUCART
Lucart è una delle cartiere che in Italia si occupa del riciclo dei contenitori in cartone poliaccoppiato.
L’abbiamo visitata recentemente vedendo in azione l’immenso pulper, ovvero il macchinario che separa la carta dagli altri componenti.
Abbiamo “toccato con mano” anche l’impegno dell’azienda nel rendere i suoi processi sempre più sostenibili, impegno condiviso anche da Galdi!
A colpirci particolarmente sono stati due progetti di economia circolare realizzati recentemente.
Il primo è stato realizzato in sinergia con R3direct.
Grazie alla tecnologia di stampa 3D gli scarti di polietilene e alluminio assumono una nuova vita e una nuova forma, trasformandosi in lampade e sedute di design, oppure in barriere per i centri storici che diventano piacevoli sedute con fioriere.
Il secondo progetto entrerà a pieno regime nell’estate 2022.
In questo caso il Granplast® di Lucart, ottenuto dagli scarti del poliaccoppiato, viene utilizzato per la creazione di pallett che a sua volta sono utilizzati anche dalla stessa Lucart per la movimentazione dei suoi prodotti.
Alla sostenibilità del cartone per alimenti, Galdi abbina un impegno costante nella riduzione del suo impatto ambientale, seguendo i principi dell’economia circolare.
Questo si traduce nella scelta di energia 100% proveniente da fonti rinnovabili, nella riduzione del consumo di risorse preziose come l’acqua per i collaudi, nello studio di sistemi di confezionamento sempre più sostenibili grazie a progetti come Eco Design, realizzato in collaborazione con l’Università di Padova.