L'Economia Circolare vista da Galdi

Lo facciamo riducendo innanzitutto sprechi e cercando di utilizzare al meglio le risorse. Tutte le risorse.

Le iniziative realizzate negli anni in materia di sostenibilità – una fra tutte, il progetto Eco Design sviluppato in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Padova (C.U.R.A.: Consorzio Universitario di Ricerca Applicata) – fanno infatti parte di un’azione più ampia che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale di Galdi sotto ogni aspetto.

Un obiettivo ambizioso che, secondo la filosofia del miglioramento continuo, si traduce ogni anno in piccoli passi avanti.

Il cartoncino di scarto prodotto annualmente dai collaudi in sede è pari a circa 35 tonnellate. Quello che fino a qualche anno fa era uno spreco, e un costo, oggi è diventato un valore.

Grazie alla tecnologia sviluppata da Lucart, i cartoncini in poliaccoppiato diventano carta riciclata che poi Galdi riutilizza internamente.

Ecco le varie fasi del processo circolare:

• I cartoncini utilizzati durante il collaudo vengono triturati e imballati. Gli stessi liquidi di recupero derivati dal trituramento vengono filtrati e riutilizzati;
• Il cartoncino viene ritirato e inviato alle sedi di riciclo, con un 50 % di risparmio dello spazio nell’area di stoccaggio e l’azzeramento delle spese di trasporto;
• I cartoncini vengono riciclati separando le fibre di cellulosa, che diventano carta riciclata, dall’alluminio e il polietilene che Lucart trasforma in dispenser;
• La carta riciclata ricavata dai cartoncini viene riutilizzata per usi interni da Galdi, sotto forma di salviette, carta igienica e carta da cucina.

Il collaudo delle riempitrici rappresenta la voce più dispendiosa per il consumo d'acqua del nostro stabilimento produttivo.

L’ottimizzazione del layout delle baie e del sistema di approvvigionamento, filtraggio e recupero ha portato l’utilizzo di acqua complessivo da 1.380 m3 a 796 m3/anno.

Un notevole passo avanti ottenuto con la progettazione di un circuito chiuso che filtra e rimette in circolo l’acqua.

Da qualche tempo è attivo anche il servizio di acquisto e vendita di riempitrici usate Galdi. Il ripristino delle confezionatrici abbatte di fatto l’impatto ambientale dello smaltimento.

Un risparmio per l’ambiente ma anche per i clienti.

Chi vende un usato Galdi risparmia sulle spese e sul peso ambientale dello smaltimento della riempitrice (anche il trasporto in sede è a carico di Galdi).

Chi acquista potrà invece contare su una confezionatrice rigenerata e aggiornata, con un ciclo di vita utile ancora lungo.

Grazie alla Lean ogni anno Galdi riesce a ridurre l’impatto anche all’interno dello stabilimento di produzione. Merito del lavoro di tutta la squadra e di scelte più eco sostenibili.

Qualche esempio?

• Il 97,5% della raccolta dei rifiuti è differenziata, grazie alla gestione attenta da parte di uffici e reparti di produzione;
• I panni per la pulizia delle riempitrici vengono raccolti e rigenerati da un’azienda specializzata, che li lava evitando la dispersione di sostanze nocive e li invia nuovamente a Galdi per nuovi utilizzi;
• I componenti delle riempitrici in revisione vengono lavati con una macchina lavapezzi ad enzimi che non prevede l’uso di detersivi né produce rifiuto liquido, non aggredisce i materiali ma soprattutto non rilascia vapori nocivi per la salute dell’operatore;
• L’impianto fotovoltaico permette di coprire il fabbisogno energetico dello stabilimento e di immettere in rete una quantità di energia pulita pari al consumo di 61 famiglie;
• Il 100% dell’energia acquistata è pulita e generata esclusivamente da fonti rinnovabili;
• Il nostro fornitore di gas compensa il 100% di CO2 prodotta dal nostro consumo con progetti ambientali.

Il nostro team tecnico è a tua disposizione per condividere azioni e idee a favore della sostenibilità.